Flagellati: cosa sono e come influiscono sui pesci

Guppy con feci bianche e trasparenti, sintomo di flagellati.

I flagellati sono organismi unicellulari appartenenti al gruppo dei protozoi. Si distinguono per la presenza di uno o più flagelli, strutture mobili che consentono loro di spostarsi nell’acqua. Il numero e la posizione di questi flagelli variano a seconda della specie, con alcune che ne possiedono uno solo e altre dotate di più flagelli.

Dove si trovano?

Questi microrganismi sono diffusi in diversi habitat acquatici, tra cui acque dolci, salmastre e marine. Alcune specie preferiscono ambienti umidi come il terreno, mentre altre proliferano su materiale organico in decomposizione.

Flagellati parassiti

Molti flagellati vivono come parassiti e possono avere un impatto sulla salute di animali e pesci. In particolare, alcuni di essi colonizzano l’apparato digerente dei pesci senza causare danni evidenti, mentre in condizioni di stress o immunodepressione possono diventare patogeni e scatenare malattie.

Specie più comuni nei pesci
  • Hexamita
  • Spironucleus
  • Trichomonas
  • Bodomonas
Flagellati intestinali nei pesci

Nei pesci d’acquario, i flagellati intestinali sono spesso presenti senza causare problemi. Tuttavia, alcune specie, come discus e scalari, possono manifestare sintomi legati alla proliferazione incontrollata di questi parassiti. Anche altre specie, tra cui ramirezi, gourami, carassi, koi e guppy, possono esserne colpite.

Sintomi dell’infezione

Un’infestazione da flagellati può manifestarsi con:

  • Dimagrimento improvviso
  • Isolamento dal gruppo
  • Nuoto anomalo, tendenza a posizionarsi con la testa verso il basso
  • Rifiuto del cibo
  • Feci biancastre e gelatinose
  • Scurimento della livrea

Se non trattata, la malattia può peggiorare, portando alla formazione di lesioni sulla testa e, nei casi più gravi, alla morte del pesce.

Le principali specie patogene
Hexamita

Questo flagellato è noto per essere il principale responsabile della malattia del buco. Presenta sei flagelli posteriori e due anteriori e ha una dimensione compresa tra i 6 e i 12 micron. L’infezione inizia nell’intestino e, nei casi più gravi, può estendersi ad altri organi.

Spironucleus

Molto simile a Hexamita, si distingue per una forma più allungata. Ha sei flagelli posteriori e due anteriori e misura tra gli 8 e i 14 micron. È spesso associato a problematiche intestinali nei pesci d’acquario.

Trichomonas

Questo gruppo di flagellati comprende diverse specie patogene. Possono trovarsi nel tratto intestinale o nella cavità orale e, in condizioni sfavorevoli, scatenare la tricomoniasi. Raggiungono dimensioni di circa 20 micron e presentano dai tre ai sei flagelli anteriori, oltre a un flagello posteriore.

Bodomonas

Meno conosciuto in acquariologia, ha una forma allungata e appiattita. Presenta due flagelli anteriori, di cui uno rivolto all’indietro e attaccato al corpo. Alcuni esemplari appartenenti al genere Cryptobia hanno causato elevate mortalità nei ciclidi del lago Malawi, provocando sintomi come addome gonfio e feci bianche.

Trattamento e cure

Per il trattamento delle infezioni da flagellati, il principio attivo più utilizzato è il Metronidazolo. Questo farmaco viene somministrato direttamente nell’acqua dell’acquario o miscelato con il cibo, se il pesce continua ad alimentarsi.

AVVERTENZE PERICOLOSE:

Il trattamento con il Metronidazolo/Flagyl NON deve essere effettuato nell’acquario principale, poiché può distruggere la colonia batterica benefica del filtro, compromettendo l’equilibrio biologico e la salute dell’acquario.

Metodi di somministrazione
  1. In acqua: aggiungere 1 compressa ogni 40 litri di Flagyl o prodotti equivalenti.
  2. Nel cibo: imbevere il mangime con una soluzione a base di Metronidazolo per garantire un’assimilazione diretta nell’intestino.
  3. Applicazione topica: in caso di lesioni visibili, si può applicare Gentalyn Beta sulla zona colpita.
  4. Termoterapia: aumentare gradualmente la temperatura dell’acqua fino a 32-34°C (se il pesce lo tollera) per interrompere il ciclo vitale del parassita.

Se l’infezione è avanzata, è consigliato trasferire i pesci malati in una vasca di quarantena per evitare il contagio degli altri esemplari. Dopo il trattamento, è opportuno effettuare un cambio d’acqua del 60% e filtrare con carbone attivo per eliminare eventuali residui di farmaco.

Prevenzione

Per ridurre il rischio di infezioni da flagellati:

  • Mantenere l’acqua dell’acquario pulita con cambi regolari.
  • Fornire un’alimentazione varia e di qualità.
  • Evitare situazioni di stress per i pesci.
  • Quarantena per nuovi esemplari prima di introdurli in vasca.

Seguendo queste linee guida, si possono prevenire molte problematiche legate ai flagellati e garantire un ambiente sano ai pesci d’acquario.

AVVERTENZE PERICOLOSE:

Il trattamento con il Metronidazolo/Flagyl NON deve essere effettuato nell’acquario principale, poiché può distruggere la colonia batterica benefica del filtro, compromettendo l’equilibrio biologico e la salute dell’acquario.

DISCLAIMER:

L’articolo fornisce informazioni generali riguardo alla malattia dei Flagellati e ai trattamenti associati. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per le azioni intraprese dall’utente in seguito alla lettura di questo articolo. Ogni acquariofilo è responsabile della gestione del proprio acquario e dell’utilizzo di farmaci. Si consiglia sempre di rivolgersi a un veterinario specializzato in pesci prima di intraprendere qualsiasi trattamento, in quanto ogni situazione può essere diversa e richiedere una cura specifica.

Contattare SEMPRE un veterinario specializzato in pesci in caso di dubbi o se la malattia non si risolve con i trattamenti consigliati. Un veterinario può fornire diagnosi e trattamenti più specifici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto